Luciana Littizzetto ospite della ventiduesima edizione del Festival GLBT “Da Sodoma a Hollywood”. L’attrice torinese era attesa ieri sera, alle 22.45, al Cinema Ambrosio, per l’anteprima italiana del film fuori concorso “Cover-Boy. L’ultima rivoluzione”, nel quale ha interpretato una piccola parte. Con lei in sala, il regista Carmine Amoroso, il protagonista Luca Lionello, il direttore della fotografia Paolo Ferrari.
Il film è la storia di un’amicizia tra un immigrato rumeno e un italiano – operaio precario – che lottano per trovare un lavoro che li faccia sopravvivere nella società occidentale. Joan ha un sogno da realizzare, legato al profondissimo rapporto che aveva con il padre, rimasto ucciso nei giorni della conclusione della dittatura Ceausescu. Michele, invece, vive da rassegnato. La loro amicizia li aiuterà a superare in qualche modo le difficoltà.
Dice il regista Amoroso: “C’è una forte componente omosessuale in questo film, ma non è il classico film gay – nel senso “marketing” del termine”.
La Littizzetto ha detto: “Avrei voluto una parte più lunga, ma ho accettato perché non è una parte comica. Ovviamente quando fai un mestiere di un certo tipo, quando ti viene chiesto di fare un’altra cosa, è stimolante! E poi mi piaceva essere diretta da qualcuno”.
Nota dolente, invece, è stata – sempre in serata – la proiezione del film “54 – Director’s Cut”, tra le più attese di questo festival. Alcuni imprevisti tecnici e organizzativi hanno fatto in modo che si creasse una lunga coda fuori dalla sala 3 del Cinema Ambrosio (si vocifera che lo stesso regista Mark Christopher, presente al festival”, ritenesse la sala inadeguata alla proiezione del film!).
Alcuni abbonati e tutta la stampa accreditata sono stati costretti a rinunciare alla visione, poiché i posti erano limitati ma la biglietteria aveva continuato fino alle 20.45 a vendere biglietti d’ingresso!
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